Privacy e caro estinto: come recuperare la documentazione medica?

Un parente viene a mancare e, per amore di conoscenza o perché si intende intraprendere un percorso di richiesta risarcitoria, gli eredi hanno necessità di entrare in possesso della documentazione medica. E’ possibile richiedere copia delle cartelle cliniche, ad esempio presso la struttura ospedaliera dove il paziente è stato ricoverato, e se sì come?

Morte e riservatezza: dov’è il limite?

Con la morte del paziente, infatti, non vengono meno le esigenze di segretezza e riservatezze delle notizie, fino all’ormai noto diritto all’oblio. L’informazione però è un elemento di fondamentale importanza sia per comprendere come si siano svolti gli eventi (e fare dunque chiarezza sul funesto accaduto), sia per verificare responsabilità in capo ai professionisti sanitari.

Il Codice della Privacy contiene una disciplina a tutela della segretezza di ogni singolo individuo e del diritto degli interessati ad essere portati a conoscenza di determinate situazioni.

La necessità di copia di cartella clinica: una garanzia di accesso

Esistono attualmente due differenti tipologie di informativa: la richiesta della cartella clinica di cui all’art. 92 cod. privacy e il diritto di accesso ai dati riguardanti persone decedute previsto dall’art. 9 co.3 della stessa legge. La differenza tra le due tipologie di accesso ai documenti contenenti dati personali consiste nella necessità o meno di una giustificato motivo per potervi fare ricorso.

Nel caso di semplice accesso ai dati non è necessario fornire una giustificazione alla richiesta, fermo restando il requisito generale dell’interesse all’informazione che può essere spiegato nel caso rappresentato dal rapporto di parentela.

Per quanto riguarda, invece, la richiesta di copia della cartella clinica del defunto la normativa fissa condizioni più rigide tra cui spicca la “documentata necessità” ossia l’interesse a difendere e tutelare un diritto in sede giudiziaria o in ambito amministrativo.