Malasanità: pazienti operati all’arto o all’organo sbagliato

Ogni anno in Italia si contano circa 80 operazioni su organi o arti sbagliati, errori che potrebbero essere evitati con l’utilizzo di un semplice pennarello nero che segnerebbe la zona da operare, anche nell’era della tecnologia a volte basta molto poco.

Secondo le ricerche internazionali, capitano più o meno una volta ogni 100mila interventi. In Italia significa appunto almeno 80 pazienti l’anno operati nel posto sbagliato, uno ogni quattro giorni.

Lo sanno bene all’ospedale di Lucca dove un urologo ha asportato a un paziente il rene sano e lasciato intatto quello malato di cancro. Gli errori chirurgici rappresentano circa un terzo di quelli che avvengono negli ospedali. Secondo una ricerca condotta in alcune delle più grandi strutture italiane qualche anno fa, ma i cui risultati sono ritenuti ancora validi, danneggerebbero circa 150mila dei 4 milioni sottoposti a intervento.

La cultura della segnalazione dell’errore non è ancora sviluppata nel nostro Paese. E infatti dal 2005 al 2012 sono stati comunicati al ministero soltanto 1.900 eventi sentinella, tra i quali gli errori di lato sono appena 26. Del resto ci sono Regioni che non inviano i dati degli errori in corsia.