I numeri della Malasanità in Italia

Sono 570 le denunce per malasanità in un lasso di tempo pari a 4 anni, questi i dati emersi dalla relazione della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari presentata a Roma alla Camera dei Deputati. Tra quelle 570 denunce ben 400 sono relative a casi che hanno comportato la morte del paziente per errore del personale medico e sanitario causato da disfunzioni e carenze strutturali.

E’ importante precisare che gli episodi di malasanità non sempre hanno a che fare con l’errore diretto dell’operatore: spesso questi episodi derivano da disservizi, carenze, strutture inadeguate e lunghe attese al pronto soccorso, ciò però non cambia la gravità della situazione e la possibilità di essere giustamente risarciti.

I 570 casi di errori possono essere divisi cosi per regione (fonte ANSA):

  • PIEMONTE: 24 casi di cui 18 con decesso del paziente
  • VALLE D’AOSTA: 0 casi
  • LIGURIA: 22 casi e 14 decessi
  • LOMBARDIA: 34 casi e 13 decessi
  • TRENTINO ALTO ADIGE: 1 caso e 1 decesso
  • VENETO: 29 casi e 16 decessi
  • FRIULI VENEZIA GIULIA: 3 casi e 2 decessi
  • EMILIA ROMAGNA: 36 casi e 28 decessi
  • TOSCANA: 34 casi e 22 decessi
  • UMBRIA: 7 casi e 3 decessi
  • MARCHE: 4 casi e 1 decesso
  • LAZIO: 63 casi e 42 decessi
  • ABRUZZO: 8 casi e 8 decessi
  • MOLISE: 2 casi e 1 decesso
  • CAMPANIA: 37 casi e 30 decessi
  • BASILICATA: 4 casi e 3 decessi
  • PUGLIA: 36 casi e 25 decessi
  • CALABRIA: 107 casi e 87 decessi
  • SICILIA: 117 casi e 84 decessi
  • SARDEGNA: 2 casi e 2 decessi

 

Inoltre, su 104 episodi di “malpractice” avvenuta al momento della nascita, la metà è concentrata tra Sicilia e Calabria, seguite da Campania e Puglia. Proprio nel Mezzogiorno, sottolinea la Commissione, si concentra un più alto numero di punti nascita di piccole dimensioni e con pochissimi parti e si concentrano anche le percentuali maggiori di tagli cesarei.

Altri presunti errori sono collegati alla rete di emergenza-urgenza: persone visitate al pronto soccorso e poi mandate con leggerezza a casa, ma decedute poco dopo, pazienti morti dopo aver atteso per ore di esser visitati, ambulanze prive di defibrillatori.