CANCRO AL SENO: MAMMOGRAFIE SBAGLIATE

Si parla di danno fisico e psicologico quando si crede di avere un tumore al seno e invece non esiste o, viceversa, quando c’è una patologia e si crede invece di essere sani.

Tutto questo basta per richiedere il risarcimento dei danni nei confronti del medico che non è stato in grado di effettuare una diagnosi adeguata al problema.

Gli oncologi posso sbagliare in due modi quando rilasciano un’errata diagnosi del tumore al seno:

Non vedono la presenza della massa tumorale quando invece è presente (falso negativo)

Evidenziano la presenza della massa tumorale quando invece non esiste (falso positivo).

Ovviamente nel primo caso, la donna rischia di perdere la vita perché non riceve tempestivamente le cure necessarie, mentre, nel secondo caso, subisce un grave danno psicologico. In entrambi i casi il risarcimento danni è dovuto.

RISARCIMENTO DEL DANNO:

Il medico che ha sbagliato o ritardato la diagnosi del tumore al seno ha la piena responsabilità dell’accaduto.


Il risarcimento può essere richiesto anche dai familiari della donna, se quest’ultima dovesse perdere la vita a causa della negligenza del personale medico.


Se viene diagnosticato un tumore al seno quando invece non esiste, il danno è altrettanto grave.

Infatti, la persona verrebbe ingannata sulle sue reali condizioni di salute con tutte le conseguenze negative che questo errore può comportare.

Ovviamente anche in questo caso il danno è risarcibile.