BIMBA MUORE IN OSPEDALE PER UN INTERVENTO ALL'ORECCHIO: SPARITO UN REPERTO FONDAMENTALE PER IL PROCESSO
Oggi ti raccontiamo l’ennesima storia di Malasanità.
Era il 29 marzo del 2014 quando la piccola Giovanna, dieci anni, morì durante un'operazione chirurgica all'orecchio.
Un intervento di routine diventato "fatale".
I genitori della piccola non si sono mai dati pace e la straziante vicenda è finita in un’aula di Tribunale, dove nelle ultime settimane è accaduto l'impensabile:
Un reperto che avrebbe dovuto essere conservato dagli inquirenti è sparito nel nulla, si tratterebbe di una frammento di ventricolo sinistro.
Sono stati proprio alcuni avvocati della difesa a chiedere che venisse effettuato un nuovo accertamento sui reperti del cuore della piccola: una verifica ulteriore per stabilire se la bimba «fosse portatrice di una patologia su base genetica, in particolare la sindrome di Brugada», una malattia cardiaca.
Per la morte della piccola sono sotto processo cinque medici.
La famiglia di Giovanna sostiene che la bimba fosse assolutamente sana, mentre i legali dei medici sotto accusa sostengono che la bambina potesse avere una patologia cardiaca.
Ma sulla tragica morte ci sono sempre più ombre che luci. E la perdita di quel reperto è l'ultimo tassello di un puzzle che rimane senza soluzione.
Purtroppo non sono rari i casi in cui chi si rivolge ad una struttura sanitaria per necessità, si ritrova a rischiare la vita e, come in questo, a perderla.
Crediamo fortemente che questi episodi non debbano mai più ripetersi ed è importante tutelare i propri diritti combattendo per ottenere giustizia.